Le "pietre della fame" appena riemerse dopo oltre 500 anni
Avvistate lungo il fiume Elba, queste iscrizioni di più di 500 anni fa, mettono paura e annunciano carestie legate alla siccità: "Se mi vedi, stai piangendo". Ormai da 4 mesi la siccità sta mettendo in ginocchio i fiumi di tutta Europa. Le api hanno lanciato l'allarme già a marzo.
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Avvistate lungo il fiume Elba, queste iscrizioni di più di 500 anni fa, mettono paura e annunciano carestie legate alla siccità: "Se mi vedi, stai piangendo". Ormai da 4 mesi la siccità sta mettendo in ginocchio i fiumi di tutta Europa. Le api hanno lanciato l'allarme già a marzo.
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Cosa sono le pietre della fame?
Incise ormai centinaia di anni fa, le "pietre della fame" sono rocce dei fiumi. Hanno lo scopo di segnare il livello dell'acqua ma soprattutto avvertire le generazioni future del pericolo. Se queste pietre dovessero riemerge e tornassero visibili annuncerebbe un periodo catastrofico: difficoltà di irrigazione, mancanza di produzione agricola e carestie.Sono utilizzate in tutta l'Europa centrale. Pochi giorni fa è emersa nella Repubblica Ceca e porta la data leggibile del 1616: dopo 500 anni. La siccità del 2022 è per certo una delle peggiori degli ultimi 500 anni. Ma allora gli ecosistemi erano dalla nostra parte, adesso li abbiamo distrutti. Sono circa dodici le Pietre della fame riaffiorate nelle ultime settimane, dopo che in un solo giorno fiumi come il Reno sono diminuiti di oltre 30 centimetri.
La prima pietra della fame
La prima pietra della fame fu scoperta nel 2018 in Germania. Quando il fiume Elba ebbe il primo periodo di siccità dopo migliaia di anni. Incise centinaia di anni fa, le più antiche risalgono al XVII secolo. I periodi di siccità erano così rari che l'unico modo per tenerne traccia nel passato era incidere enormi pietre presenti nel letto dei più importanti fiumi Europei. Le incisioni non lasciano dubbi e hanno lo scopo di allertare e avvisare che le legge di un grave problema di siccità. Purtroppo molte pietre sono andate perdute distrutte dalle ancore delle navi, ma quelle rimaste sono ancora ben leggibili a chiare lettare.
La siccità del 2022
Per l'Europa, ma soprattuto per l'Italia, il 2022, è l'anno più arido di sempre. Le precipitazioni al Nord Italia si sono ridotte de -52% rispetto la media e del 42% al Sud. Una riduzione così intensa non si è mai registrata nella storia moderna da quando si monitorano le precipitazioni. Il 2022 si classifica anche come l'anno più caldo di sempre, con una temperatura addirittura superiore di 0,98 gradi rispetto alla media storica. L'anomalia climatica più importante si è avuta nel mese di Giugno, ha fatto registrare una temperatura media superiore di 2,8 gradi. Una variazione del clima cosi intensa e "assurda" da non permettere l'adattamento degli ecosistemi, dell'agricoltura e degli allevamenti.
Le nostre api hanno registrati morie di fame (sete di nettare) senza precedenti.
La partnership con ESA
Da giugno 2022 3Bee in collaborazione con ESA ha avviato un progetto per l'analisi della biodiversità e del potere nettarifero delle piante. In questa immagine fortissima, presa da un satellite ESA, sentinel-2 del programma Copernicus si evidenzia la crisi idrica del fiume Reno. Il Pò non è da meno e fa segnare un anomalia idrica fortissima. Il grande fiume oggi non esiste più: con una portata ridotta a meno 100 metri cubi al secondo, il Fiume Po è in grave crisi. In condizioni normali la sua portata si attesta sui 1053 metri cubi al secondo. Riduzione di quasi 100 volte. A questo si aggiunge la risalita di 40 km del cuneo salino che va ad intaccare le idrovore per uso potabile, mettendo in difficoltà l'agricoltura e i gli allevamenti.
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