Eterostilia: coevoluzione tra piante e impollinatori
Darwin aveva ipotizzato che l’eterostilia si fosse evoluta per garantire l'impollinazione incrociata coinvolgendo determinate parti del corpo degli impollinatori. Oggi un team di ricercatori ha condotto uno studio su questo tema dimostrando che effettivamente l’intuizione di Darwin era corretta.
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Darwin aveva ipotizzato che l’eterostilia si fosse evoluta per garantire l'impollinazione incrociata coinvolgendo determinate parti del corpo degli impollinatori. Oggi un team di ricercatori ha condotto uno studio su questo tema dimostrando che effettivamente l’intuizione di Darwin era corretta.
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Piante e impollinatori: un intreccio di adattamenti
La relazione tra piante e impollinatori è una storia di
Che cos’è l’eterostilia?
Le piante, come gli animali, hanno subito un
Perché è così particolare?
I taxa
Lo studio
Per testare l'ipotesi della precisione
I risultati dello studio
Negli ultimi decenni, si è osservato un significativo
Obiettivi futuri
Non solo gli insetti sono impollinatori
Oltre
Cambiamenti climatici e impollinatori
I
Coevoluzione tra piante e impollinatori
In risposta alle
Conservazione degli impollinatori e delle piante
La conservazione degli impollinatori e delle piante è diventata una priorità globale, data l'importanza di questi organismi per la
Che cos’è l’eterostilia?
Le piante, come gli animali, hanno subito un processo evolutivo nel corso del tempo per adattarsi all'ambiente e garantire la loro sopravvivenza. Ciò ha portato allo sviluppo di meccanismi specifici per favorire un'efficace impollinazione. Una strategia interessante è l'eterostilia, che prevede la presenza di 2 o 3 tipi di fiori, detti morfotipi, all'interno di una popolazione, che si differenziano per la lunghezza delle loro strutture riproduttive. Secondo Darwin, la sua utilità risiede nel promuovere l'impollinazione incrociata, dove il polline viene trasportato da un fiore a un altro di due piante diverse, ma della stessa specie. Questa tecnica favorisce il mantenimento della variabilità genetica, essenziale perché offre maggiore capacità di adattamento e di sopravvivenza.
Quali animali sono impollinatori oltre agli insetti?
Oltre all’eterostilia, esistono molti altri tipi di adattamenti e strategie che piante e impollinatori hanno coevoluto per trarre vantaggio l’uno dall’altro. Tra i fiori più appariscenti, rientrano quelli delle orchidee del genere Ophrys. Questi hanno la particolarità di assomigliare alle femmine degli insetti impollinatori ed emettono addirittura dei feromoni per invogliare i maschi di quella specie ad avvicinarsi. Si tratta di un vero e proprio inganno sessuale. Bisogna tenere a mente, inoltre, che gli insetti non sono gli unici impollinatori esistenti. In questa categoria rientrano, ad esempio, anche i pipistrelli e i colibrì. I primi si nutrono di nettare e per questo visitano i fiori di alcune piante che si aprono durante la notte. I colibrì, invece, hanno l'abilità di rimanere di poter fare volo stazionario librandosi quasi immobile nell’aria. In questo modo riescono a nutrirsi del nettare.
i cambiamenti climatici minacciano gli impollinatori?
I cambiamenti climatici rappresentano una minaccia significativa per gli impollinatori e le piante, poiché possono alterare la disponibilità di risorse alimentari e, in alcuni casi, addirittura modificare la fisiologia e la morfologia degli insetti. Ad esempio, per alcuni impollinatori, temperature alte oltre la media velocizzano lo sviluppo delle larve. Questo potrebbe portare all’uscita prematura degli adulti dal nido in un periodo dove non trovano di che nutrirsi portandoli, inevitabilmente, alla morte. Per non parlare degli inquinanti chimici che annullano la capacità degli insetti di percepire gli odori dei fiori, cosa che impedisce loro di individuarli e procedere con l’impollinazione. E’ evidente che la situazione è tragica e che bisogna trovare quanto prima delle soluzioni. Per questo bisogna promuovere progetti a sostegno di queste specie, come le Oasi della Biodiversità di 3Bee che aiutano a mantenere le popolazioni di impollinatori, fornendo loro risorse nutritive.
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